Togo. Ancora molti i profughi

É passato un anno dalle elezioni presidenziali in Togo segnate da gravi violenze che spinsero alla fuga oltre confine 40.000 oppositori dell’attuale presidente Faure Gnassingbe, ma da allora ben pochi hanno scelto di rientrare in patria temendo per la propria sicurezza. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) segnala che delle circa 25.000 persone fuggite in Benin, quasi 20.000 non hanno fatto ritorno; di essi 8.000 vivono in due campi profughi non distanti dal confine togolese mentre i rimanenti sono ospitati da familiari o amici residenti in Benin; non molto diversa la situazione dei 15.000 che scelsero di fuggire in Ghana. Il mese scorso il primo ministro togolese Edem Kodjo aveva aperto la via del ritorno ai profughi dando disposizioni alle forze di polizia di far cadere immediatamente i procedimenti contro tutti i presunti autori di reati connessi alle violenze di un anno fa, escludendo dal provvedimento i responsabili di “fatti di sangue”; ma sembra che le dichiarazioni del premier non abbiano conquistato la fiducia dei fuggitivi. Gravi scontri tra forze dell’ordine e oppositori di Gnassingbe provocarono 154 vittime e 654 feriti, secondo un’inchiesta condotta da una commissione governativa. Ma un rapporto dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani alzò il bilancio più plausibile a 400-500 morti. (Misna)