“Uno spazio nel verde – spiegano i promotori dell’originale iniziativa – dedicato all’incontro e al dialogo interreligioso, ma anche un luogo sereno aperto a tutti”. Il percorso invita a conoscere le cinque religioni più diffuse al mondo nella loro specificità: il buddhismo, il cristianesimo, l’ebraismo, l’induismo e l’islam.
Ognuna di queste esperienze religiose, lungo il sentiero, parla attraverso un’importante parola della sua origine, con un simbolo e con un albero che abbia un ruolo fondamentale nella propria tradizione. Tutto ciò è collocato sul percorso centrale, negli spazi dedicati a ciascuna religione.
Il cammino termina in un ampio cerchio, luogo d’incontro per tutte le religioni. Qui anche le singole preghiere saranno riunite in un’unica tavola, davanti alla quale si potrà sedere in meditazione, in preghiera o semplicemente godendosi la serenità del luogo, all’ombra della pergola che verrà piantata.
I rapporti tra le religioni rappresentano senza dubbio una delle sfide più difficili degli anni che stiamo vivendo e dei prossimi decenni. La tentazione dello scontro è sempre in agguato. Il pregiudizio è la scorciatoia più a portata di mano. D’altra parte è inutile negare che le relazioni tra diverse tradizioni comportano anche problemi che non possono essere affrontati con superficialità. La soluzione non sta nell’annullamento delle differenze, quanto piuttosto nel rispetto reciproco, nel riconoscere che ognuno è portatore della sua parte di verità. Parole come “pace” o “dialogo” hanno senso proprio quando sono il frutto di un cammino fatto insieme. La strada rimane una metafora importante per chi, giungendo da luoghi diversi, aspira ad arrivare ad una meta comune. Questo il senso del giardino e del sentiero delle religioni.