Solidarietà su due ruote
Alto Adige — 21 aprile 2009
MERANO. Sarà ancora una volta la “Maratona dles Dolomites” alla sua vetitreesima edizione, in programma per il 5 luglio prossimo, al centro del programma per il 2009 del gruppo Missionario “Un pozzo per la vita” di Merano (questa la nuova denominazione del Gmm fondato da Alpidio Balbo), presentato nel corso dell’ultima assemblea dell’associazione. La grandiosa manifestazione di ciclismo dilettantistico che si svolge in Val Badia, infatti, si è rivelata un formidabile veicolo promozionale ed ha fruttato notevoli fondi da investire in opere pubbliche nei paesi in via di sviluppo. La nuova edizione della “Maratona dles Dolomites” ha per tema l’energia. Il Gmm si è impegnato a procurare gli oggetti che saranno consegnati a sponsor e corridori. Si tratta di piccoli oggetti in bronzo e di stoffe lavorate con la tecnica batik, che vengono offerti alle migliaia di partecipanti alla Maratona,i quali nelle passate edizioni hanno mostrato grande disponibilità e generosità verso l’iniziativa. Il Gruppo meranese inoltre non teme di cimentarsi anche con le tecnologie più avanzate che possono inserirsi egregiamente nei programmi di sviluppo, ad esempio proprio le energie rinnovabili. Sono già stati presentati alcuni progetti riguardanti l’uso dell’energia solare: fra i primi esperimenti in programma l’illuminazione di una scuola e di un dispensario, nonché l’alimentazione di una pompa per l’acqua in un centro agricolo. Restano comunque sempre al centro dell’attenzione sia le adozioni a distanza, sia lo scavo di pozzi per l’acqua. Per quanto riguarda le prime ne beneficeranno 25/30 missioni (case di accoglienza, orfanotrofi, centri sanitari ecc.), quasi tutti in Benin. Tutte le offerte, man mano che arrivano, anche quelle dei nuovi benefattori, vengono abbinate ad una delle missioni beneficiarie. In fatto di acqua e irrigazione sono stati programmati circa trenta tra pozzi tradizionali e perforazioni, in Benin, Togo, Niger e Burkina Faso, quasi tutti in collaborazione con le Caritas locali. Una parte dei pozzi costa dai 3.000 ai 4.000 euro, un’altra parte fino a oltre 10.000. I benefattori vengono abbinati ai pozzi finanziati a seconda del costo e del loro contributo. Ad opera realizzata ricevono una foto generica di un pozzo con l’indicazione del luogo dove è stata realizzata l’opera e l’eventuale dedica. In fatto di strutture scolastiche e formative sono programmati o gia avviati complesso scolastico di Houawe, la scuola professionale femminile con annesso Internato a Fo Boure la scuola di Tanguieta, un modulo di tre classi a Natitingou e a Perporiyakou tutte in Benin, dove si lavora anche per sdi accoglienza e iniziative in campo sociale quali il centro di animazione sociale e culturale a Natitingou e il progetto di formazione agricola. (gi.an.)