Il giornale di Pasqua

Accendere la speranza

Care Amiche, cari Amici,
cinquant’anni di impegno missionario per l’Africa sono un traguardo importante. Fino a qualche anno fa, in un angolino nascosto della mia mente pensavo a questo anniversario quasi come ad un punto d’arrivo, il bel risultato di una vita spesa per gli altri, magari anche da festeggiare.
Invece, i nostri (del GMM e miei) 50 anni di attività per e con l’Africa cadono mentre ancora il mondo è travolto da una tragedia epocale: anche in questo caso la pandemia, come ci ha ricordato Papa Francesco, fa saltare le nostre sicurezze ed i nostri piani. Soprattutto, ci mette davanti le nostre povertà, spirituali e materiali.
Mentre l’appuntamento con l’anniversario del mezzo secolo si avvicinava, negli ultimi mesi, il mio primo pensiero non era per le tante cose buone e belle che, grazie al vostro sostegno, abbiamo potuto realizzare per i bambini, i giovani, le donne, i malati del Benin, del Togo, del Burkina Faso e dei tanti Paesi in cui ci siamo trovati ad operare. Era, piuttosto, per il tanto che ancora resta da fare per riportare la speranza in situazioni spesso drammatiche, provocate anche dal diffondersi del Covid-19 in aree con sistemi sanitari fragili, che ancora richiedono il nostro intervento.
Ecco allora che, alla soglia dei 90 anni, mi scopro ancora desideroso di dare il mio contributo per andare incontro a chi chiede il nostro aiuto. E, convinto che sarete ancora al nostro fianco, auguro a voi ed ai vostri cari che la Santa Pasqua tenga sempre accesa la speranza.

Alpidio Balbo
con il GMM “Un pozzo per la vita”