Il giornale di Pasqua

Care Amiche, cari Amici,
ogni volta che mi appresto a scrivere queste poche righe, c'è un pensiero che tenta la mia mente: che le cose, in fondo, anno dopo anno, si ripetano sempre uguali. È solo la tentazione di un momento perché la vita mi ha dato ampia testimonianza che le cose non stanno così.
Certo, come ho scritto e detto più volte, i bisogni dei nostri amici e fratelli africani sono sempre gli stessi e sempre grandi: la povertà, la precarietà dell'esistenza, la scarsità di acqua di buona qualità, la mancanza di adeguati centri di istruzione e formazione, le malattie ed i pochi mezzi per combatterle. Tutto vero, ma ogni volta che costruiamo una scuola, scaviamo un pozzo in un villaggio o apriamo un dispensario medico, offriamo delle opportunità che, per migliaia di bambine e bambini, giovani, madri e padri, persone anziane o malate, si sono concretizzate effettivamente in migliori condizioni di vita.
C'è di più. Di fronte al bisogno che si ripropone spesso drammaticamente, c'è la grande testimonianza di bene, pure sempre rinnovata, che ci date voi che sostenete con la vostra generosità le nostre opere in Africa. Una generosità che non solo ci permette di realizzare i nostri progetti di solidarietà, ma conferma anche che in questo mondo troppo pieno di egoismo e indifferenza, c'è chi non chiude gli occhi ed il cuore di fronte a chi soffre. I nostri amici in Africa ci ripetono spesso che ciò che li sostiene di più nelle loro fatiche è proprio la consapevolezza che, anche se lontano, c'è qualcuno che pensa a loro e non li dimentica.
Di questa testimonianza vi ringrazio di cuore ed auguro a voi ed alle vostre famiglie Una Pasqua di gioia e serenità,

Alpidio Balbo
con il Gruppo Missionario
"Un pozzo per la vita" Merano