Grazie da Kandi

"Cari amici – scrive Padre Jacques - devo dirvi che voi siete per me la Provvidenza in persona, poiché il mio conto era pressoché vuoto per terminare l'anno accademico. A nome mio e delle giovani che Dio ha posto sul mio e sul vostro cammino, voglio dirvi un immenso grazie che sale dal profondo del cuore. Che il Signore vi renda al centuplo la vostra generosità e quella dei vostro benefattori".
Padre Jacques, uno dei primi missionari incontrati in Benin da Alpidio Balbo, all'inizio degli anni Settanta, si occupa attualmente della formazione permanente dei laici, soprattutto i catechisti, nella diocesi di Kandi, nel nord del Paese.
Presso il Centro da lui diretto vengono anche accolte alcune ragazze (attualmente sono otto e tutte hanno firmato la lettera insieme al missionario francese) vittime, perché convertite al cattolicesimo, di persecuzioni da parte di società segrete legate alle religioni animiste tradizionali.

Nella foto: Padre Jacques Jullia insieme ad Alpidio Balbo