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27.02.2010

Diario di viaggio 6: verso nord

Dopo la pausa di un paio di giorni a Parakou, il 25 febbraio, il viaggio riprende verso nord. Destinazione: la diocesi di N'Dali, la più giovane del Paese, retta da mons. Martin Adjou, e la città di Kandi, ancora più a nord, dove vive una delle prime persone conosciute da Alpidio Balbo in Benin, il padre missionario francese, Jacques Jullia. L'incostanza del collegamento internet impedisce di aggiornare con regolarità le notizie sul sito del GMM.
La strada per Kandi è una delle principali del Paese: è la via più diretta per le merci sbarcate nel porto di Cotonou e dirette in Niger. In più, in questo periodo, il traffico pesante aumenta per i camion che trasportano il cotone dalle piantagioni del nord agli stabilimenti di prima lavorazione. Oltre N'Dali, la situazione peggiora per le condizioni impossibili dell'asfalto: enormi buche, che spesso attraversano tutta la carreggiata, trasformano il viaggio in una vera impresa, soprattutto per il conducente.
Dopo 90 chilometri di strada asfaltata e 40 di pista, raggiungiamo Fo-Bouré, diocesi di N'Dali. Quando Balbo arrivò qui per la prima volta, a metà degli anni Settanta, la missione era costituita da una piccola costruzione circolare in mattoni, in cui viveva Padre Jacques Jullia. Il parroco, oggi e, ormai, da 14 anni, è padre Pablo Lopez, spagnolo di Logroňo. Fo-Bouré conta circa 3.000 abitanti, ma la parrocchia comprende altri centri, per un totale di 85.000 abitanti.
Poco fuori l'abitato, c'è la missione delle “Oblates chatéchistes petites servantes des pauvres” che, come la Casa di Bohicon, rappresenta uno dei luoghi fondamentali nella storia del Gruppo Missionario Merano. Qui è stato scavato il primo pozzo con il castello d'acqua ancora funzionante. Qui, presso un vecchio rubinetto che invano cerchiamo di ritrovare, è stata scattata la fotografia del bambino divenuta il simbolo del GMM. Ancora oggi, la missione delle suore, così come il complesso della parrocchia di padre Pablo, riceve l'energia elettrica dalla centrale a pannelli solari costruita per iniziativa di Balbo circa 35 anni fa.
Con la superiora, suor Julienne Datonou, e suor Huguette Adeniyi visitiamo il dispensario e il piccolo centro nutrizionale. Poi, le nuove opere: un nuovo centro nutrizionale, più grande, che sarà pronto nel giro di qualche mese, ed il Foyer per le ragazze che studiano nel vicino College CEG, costruito con l'aiuto di benefattori italiani, privati e pubblici. Nelle camere, al piano superiore della costruzione a “U”, saranno ospitate 70 ragazze. Dovrà essere completato da alcune opere esterne (servizi igienici e pozzo con castello dell'acqua) e dagli arredi, il tutto grazie alle offerte raccolte nel periodo natalizio dalla parrocchia Santa Croce di Torino.
Giuseppe Marzano

Nelle foto: Balbo con padre Pablo e, in basso, con suor Huguette vicino al primo pozzo a Fo-Bourè.
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