La nuova tappa del viaggio in Benin ha portato Paola Marcello, Beatrice Zanella e Fabrizio Arigossi a N'Dali e a Ouenou per un sopralluogo al cantiere dell'ospedale ed una visita al Centro “Sainte Marie”.
15 febbraio - Ore 6,45 inizia la giornata. Beatrice e io accompagniamo Mons. N’Koue, vescovo di
Natitingou, al convento claustrale delle suore Benedettine che da pochissimi anni sono presenti in Benin su richiesta dello stesso vescovo. Come l’anno scorso, la bellezza delle lodi in latino cantato e della messa con i canti in gregoriano pone il giusto accento su come stare di fronte alla realtà quotidiana, qui in Africa come in Italia.
Il Vescovo ribadisce alle suore l’importanza del GMM per tutto il Benin e non solo e dopo un ringraziamento sincero da parte delle suore partiamo alla volta di
N’Dali dove ci attendono il vescovo Mons. Adjou e i bambini di Beatrice, i bambini dell’orfanotrofio di
Ouenou. Mons. Adjou ci porta subito a vedere lo stato di avanzamento dell’ospedale e con piacere vediamo che i reparti di ostetricia, pediatria, stomatologia, radiologia, laboratorio d’analisi e sale operatorie sono finite, ora basta attrezzarle con gli arredi necessari che peraltro sono già presenti nei magazzini della diocesi; oltre a ciò sono già finite la casa dei volontari, i garages delle vetture dell’ospedale compresa l’ambulanza, il reparto lavanderia e il cuore dell’ospedale, come dice Mons. Adjou, ovvero la cappella dove tutti i malati e i parenti posso andare ad offrire le loro sofferenze e domandare aiuto al buon Dio e alla Vergine Maria. Ora dobbiamo solo far preparare le valige al nostro amico Roberto (e forse anche a Francine) e, quindi, ritornare a N’Dali per organizzare il montaggio di quanto possibile e disponibile.
A Ouenou, Beatrice ha lavorato e vissuto quasi due mesi con i bambini e quindi vi ritorna con gioia e allo stesso tempo con timore per quello che poi si conferma essere la fatica più grande: lasciarli un’altra volta. Le lacrime non hanno atteso molto a trovare la strada sul viso di Bea. Cena, dopocena di lavoro e, poi, a letto, da dove vi scrivo e vi dico bonne nuit. A domani,
Fabrizio
Nella foto, Beatrice con i bambini di Ouenou.