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13.07.2010

Balbo rientrato dall'Africa

Sono state riparate e rimesse in funzione le due Tac donate dagli Ospedali di Silandro e di Mestre ed installate alcuni anni fa presso il Centro diagnostico “Santa Maria” di Parakou in Benin. Lo riferisce Alpidio Balbo, appena rientrato dal suo novantottesimo viaggio in Africa.
Gli apparecchi, gli unici due attualmente in funzione in tutto il Paese, erano stati danneggiati un paio di mesi fa da uno sbalzo di tensione della rete elettrica.
A rendere nuovamente operative le due Tac ha provveduto Roberto Andriolo, tecnico della General Electrics in pensione, che ha accompagnato il presidente del Gruppo Missionario Merano e che a suo tempo le aveva anche installate. Sempre ad Andriolo si deve anche il montaggio e la messa in funzione di un mammografo di ultima generazione donato al GMM dalla Clinica “Sant'Anna” di Merano.
Come sempre, la nuova “trasferta” africana di Balbo – che era accompagnato anche da Franco Fasoli e Barbara Andreatta, soci di Bleggio in Trentino, e da un giovane amico del Gruppo, Andrea Moccia di Bolzano – aveva lo scopo di fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti sostenuti dal GMM e valutare nuovi interventi sollecitati negli ultimi mesi da alcune Caritas diocesane.
Si è potuto così, fra l'altro, verificare, restando alle strutture di carattere sanitario, il buon andamento dei lavori per l'ospedale di N'Dali, nel nord del Benin, dove, ormai completata parte dei padiglioni, si prevede di cominciare, entro l'autunno, con il montaggio delle apparecchiature già inviate sul posto. Insieme a Franco Fasoli, che è veterinario, sono anche stati approfonditi alcuni aspetti del progetto per la costruzione di un centro agricolo, che servirà al sostentamento del complesso sanitario, che l'associazione meranese intende aiutare a realizzare.
A buon punto anche l'ampliamento della scuola dei Padri Comboniani a Tabligbo, in Togo, che sarà operativa dall'autunno, così come, almeno parzialmente, il centro scolastico con internato della diocesi di Abomey che viene finanziato anche dalla Provincia di Bolzano. Sono anche stati compiuti dei sopralluoghi nei villaggi in cui sono stati scavati gli ultimi pozzi finanziati dai benefattori del GMM.
Alpidio Balbo torna, quindi, dall'Africa con buone notizie sullo sviluppo dei progetti avviati, ma anche con qualche preoccupazione: “La crisi economica si fa sentire anche in quei Paesi con conseguenze più pesanti che in Occidente – dice il presidente del GMM – il costo della vita è aumentato e, se per noi si tratta di pochi euro, per gran parte della popolazione significa non avere di che vivere”. Anche di questo Balbo ha parlato con i vescovi del Benin incontrati – l'ex primate Nestor Assogba, Fidèle Agbatchi di Parakou, Pascal N'Koue di Natitingou, Paul Vieira di Djougou, Eugène Cirille Houndékon di Abomey, Martin Adjou di N'Dali – assicurando la prosecuzione dell'impegno del GMM a favore dell'Africa.

Nella foto: Alpidio Balbo e Roberto Andriolo davanti ad una delle Tac del Centro "S. Maria" di Parakou
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