Journal de Pâques

Care Amiche, cari Amici,
è da poco trascorso il 46/o anniversario del mio primo viaggio in Africa e del mio primo incontro - meglio sarebbe dire "impatto" - con la realtà del dolore e della sofferenza originati dalla povertà. Sono convinto che in tutti questi anni, il nostro e vostro impegno missionario e di solidarietà abbia contribuito a cambiare e migliorare la vita di tante persone. Anzi, ne ho la certezza.
Diciamo sempre - tanto più da quando il fenomeno dell'emigrazione verso l'Europa ha assunto dimensioni massicce - che vogliamo "aiutare l'Africa in Africa" per dare una speranza ed un'opportunità a chi vuole restare nel proprio Paese.
All'inizio di quest'anno ho avuto l'ennesima conferma della bontà di questa "linea". Su invito del GMM è venuta in Italia Clementine Zoma, un'infermiera e odontotecnica del Burkina Faso, di cui leggerete nelle prossime pagine, che ha messo la propria vita al servizio dei più poveri del suo Paese.
Solo quando l'ho incontrata la prima volta a Merano, ho scoperto che Clementine viene da un villaggio, Koutougou, nel quale trent'anni fa abbiamo costruito una scuola che lei ha frequentato e nella quale ha potuto coltivare, fin da ragazzina, il suo desiderio di essere utile ai più bisognosi. Si potrebbe parlare di coincidenza, ma dietro a tutto ciò io vedo l'agire della Provvidenza che ci conduce lungo strade che non conosciamo ma che dobbiamo solo seguire.
Care Amiche, cari Amici, chiediamo ancora il vostro aiuto per proseguire questo cammino, augurandovi che la Pasqua che ci apprestiamo a celebrare doni nuova speranza e gioia ai vostri e nostri cuori.

Alpidio Balbo
con il Gruppo Missionario
"Un pozzo per la vita" Merano