Natale in Benin
26.12.2010 - Da circa un mese, dopo la laurea in giurisprudenza, Beatrice Zanella, meranese, è in Benin per un periodo di volontariato. Attualmente è a Wenou, presso il Centre Sainte Marie, dove svolge attività di animazione con i bambini. Sul suo blog ha pubblicato questa "cronaca" del suo Natale in Africa.
Non vi voglio proporre un cinepanettone, piuttosto la descrizione del Natale qui.
Intanto, ieri sono diventata madrina di Emmanuel, che ha fatto la comunione. Dato che non ha parenti, il vescovo mi ha chiamata. Mia nipote Francesca è avvisata, ha un concorrente!
Anche stamattina siamo andati a messa, tutti hanno messo i loro abiti migliori, è stato un tripudio di colori. Dopo, i bambini hanno cucinato, visto che Catherine è tornata a casa per le vacanze. Il pranzo di Natale? Allora: pàte noir (igname seccato e tritato, poi cotto) con sugo di arachidi (piccantissimo), pollo ed insalata. I bimbi erano contentissimi! Ora andiamo a fare una passeggiata tutti insieme, stasera faremo una piccola festa; li ho avvisati che i loro regali stanno arrivando, ma non hanno fretta. Abbiamo anche organizzato un concorso a premi per chi si comporta meglio.
È stato sicuramente il mio Natale più strano, per tanti motivi. È la prima volta che non lo passo con la mia famiglia, che non gioco a palle di neve. È la prima volta che non mangio pandoro & co., che non apro regali. Ma qui sono tutti sereni, non manca davvero nulla. I bambini sono contenti di andare a messa, non si lamentano quando, come oggi, hanno mangiato alle tre di pomeriggio. È strano vedere bimbi di quattro anni che non scrivono lettere di Natale, che non aspettano Babbo Natale. Certo è un po' malinconico che niente, da fuori, segnali che oggi è un giorno particolare (sveglia alle sei, merenda, messa, cucina, pranzo), ma forse è più vero così.
Buon Natale a tutti, che voi possiate passare serene feste!!!
Beatrice
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